Bilder und Zeichnungen

Questo dipinto mostra una bustina di tè posta su una tovaglia a rombi di color verde. Nella parte superiore si vedono delle piastrelle quadrate. Sulla tovaglia ci sono resti di panettone, macchie di tè e d’acqua. Sulla parte inferiore della tela, a destra, si vede un sottopiatto di carta dipinto di bianco (collage).

La bustina di tè è onsumata e rappresenta “il vecchio”. La carta della bustina sta per la pelle disidratata, delicata e sottile, tipica delle persone anziane. La tovaglia e le piastrelle simboleggiando la rigidità, la mancanza di flessibilità, le limitazioni imposte dalla vecchiaia. La parte della bustina contenente il tè è posta in rilievo. Sta ad indicare che nel “vecchio” c’è vita, un desiderio di ribellione, il bisogno di farsi valere. Le macchie di acqua e di tè, così come le briciole di panettone rappresentano le difficoltà motorie che caratterizzano la vecchiaia e indicano che l’etichetta e le convenzioni sociali hanno ormai perso la loro importanza. Il sottopiatto bianco rappresenta la parte femminile dell’uomo che viene alla luce con l’età. La frutta candita nel panettone mette in risalto il valore e la preziosità del cibo, al quale il “vecchio” non attribuisce ormai più tanta importanza.

Der Teebeutel symbolisiert “il vecchio”, den Alten. Er steht für Austrocknung, aufgebrauchte Substanz und Dünnhäutigkeit. Tischdecke und Kacheln repräsentieren mangelnde Flexibilität, die Einschränkungen, welche das Alter kennzeichnen. Die reliefartige Unterseite des Teebeutels zeigt noch einen Rest von rebellischem Lebenssubstrat. Panettone-Krumen, Wasser- und Teeflecken bringen motorische Schwierigkeiten im Alter zum Ausdruck. Doch soziale Konventionen spielen jetzt keine Rolle mehr. Der weiss übermalte Kuchenuntersatz steht für die im Alter meistens verstärkt hervortretende weibliche Seite des Mannes. Die Kandisfrüchte im Panettone stehen für die Kostbarkeit der Nahrung.

Der aufrechte Gang ermöglicht es nach oben und nach unten zu schauen. Doch manchmal ist oben unten und umgekehrt. Ist also alles nur eine Frage des Denkens?